Eric Clapton – Tears in Heaven – Con testo e traduzione
Eric Clapton – Tears in Heaven
Would you know my name
If I saw you in heaven?
Would it be the same
If I saw you in heaven?
I must be strong and carry on
‘Cause I know I don’t belong here in heaven
Would you hold my hand
If I saw you in heaven?
Would you help me stand
If I saw you in heaven?
I’ll find my way through night and day
‘Cause I know I just can’t stay here in heaven
Time can bring you down, time can bend your knees
Time can break your heart, have you begging please, begging please
Beyond the door there’s peace I’m sure
And I know there’ll be no more tears in heaven
Would you know my name
If I saw you in heaven?
Would it be the same
If I saw you in heaven?
I must be strong and carry on
‘Cause I know I don’t belong here in heaven
Informazioni autore
Eric Patrick Clapton (Ripley, 30 marzo 1945) è un chitarrista, cantautore e compositore britannico.
Soprannominato «Slowhand» («Mano lenta»)[2][senza fonte], definito da Chuck Berry «The Man of the Blues» («l’uomo del blues»)[senza fonte] , Clapton è annoverato fra i chitarristi blues e rock più famosi e influenti.
Nell’arco della sua lunga carriera, ha collaborato con altri artisti acclamati e ha militato in numerosi gruppi (The Yardbirds, John Mayall & the Bluesbreakers, Cream, Blind Faith, Delaney & Bonnie, Derek and the Dominos) prima di affermarsi come solista, sperimentando nel corso degli anni svariati stili musicali, dal blues di matrice tradizionale al rock psichedelico, dal reggae al pop rock.
Il 20 marzo 1991, a causa di una finestra lasciata aperta da una domestica, il figlioletto Conor, nato il 21 agosto 1986 dalla relazione con l’attrice italiana Lory Del Santo, a soli 4 anni muore cadendo dal 53º piano di un grattacielo a New York, dove si trovava con la madre. Al di là della canzone dedicata al figlioletto morto (Tears in Heaven), dal lutto sofferto Clapton riapre le porte della sua musica al blues. La prima pubblicazione di Tears in Heaven avviene in occasione della realizzazione della colonna sonora del film Rush(1992) dove la canzone, a differenza della versione acustica che poi comparirà in “unplugged”, è realizzata con la chitarra elettrica. Altre canzoni composte sull’onda emotiva della morte di Conor sono: My father’s eyes e Circus has left town canzoni dove Clapton esprime il suo dolore sia per la morte del figlio che per non aver mai conosciuto il suo vero padre.
Nel 2016 Eric Clapton rivela di essere affetto da una neuropatia periferica, la patologia neurologica, di carattere degenerativo e disabilitante, gli starebbe gradualmente limitando i movimenti.[17][18] Dopo un’ulteriore bronchite severa che, in concomitanza con la patologia maggiore, lo riduce su una sedia a rotelle,[19] annuncia tuttavia alcune nuove date dal vivo nel 2017, in marzo negli Stati Uniti,[20] a maggio presso la Royal Albert Hall di Londra, e in settembre nuovamente negli Stati Uniti, dichiarandole come le ultime della propria carriera.[20][21]