Come immagini la Verona del futuro?
In questi anni abbiamo sentito e visto molti progetti vòlti a delineare un nuovo volto per la nostra città.
Sotto molti aspetti, tra le molte idee, ve ne è una su cui tutti sembrano d’accordo; tutti immaginano la Verona del futuro come una città verde.
Una città a misura d’uomo e di famiglia, con parchi, piste ciclabili e una città in grado di potenziare quindi le sue caratteristiche naturali, come la cultura, con la musica in primis e il turismo.
Una città perfettamente armonizzata con il suo hinterland e con il suo passato, non chiusa quindi su sé stessa, ma pronta a far sue le migliori idee per un futuro migliore.
E in questo solco si inserisce il nuovo Parco 800, un’area prima abbandonata all’incuria a ridosso dell’aeroporto di Boscomantico, ma ora grazie ad una cordata di imprenditori veronesi, si eleva a nuovo polmone verde per Verona e area storico/archeologica.
Il Parco 800 è un’area verde privata di oltre 100.000 mq a margine dell’aeroporto di Boscomantico e sulle sponde dell’Adige.
Il Parco circonda ed include l’Ex Forte Parona o Forte Albrecht.
Negli ultimi anni l’intera zona del parco è stato oggetto di numerosi interventi di bonifica privati che hanno permesso di cambiarne completamente il volto, da discarica a parco cittadino in grado di accogliere famiglie e bambini.
Come dicevamo, all’interno del Parco Ottocento si trova anche il Forte Parona o Forte Albrecht.
Il Forte Albrecht venne costruito nel terzo periodo edificatorio absburgico (1859-1860) e faceva parte della struttura difensiva realizzata dagli austriaci per la città di Verona.
Il forte è caratterizzato dalla sua forma ottagonale ed è questo che rende unica questa realizzazione e di fatto enfatizza l’importanza di un suo recupero conservativo e funzionale, cosa che la proprietà ha affidato alla cura dell’Arch. Lino Vittorio BOZZETTO.
Chiaramente la presenza del Forte Albrecht, in futuro riportato al suo splendore, perfettamente armonizzato con il parco e convertito ad un nuovo uso, in grado di ospitare eventi musicali e manifestazioni, enfatizza il ruolo che questo nuovo parco ha per la Verona del futuro.
Oggi, grazie ad una tensostruttura, Parco Ottocento è in grado di ospitare anche eventi musicali, come alcune serate della manifestazione “Verona Beat” hanno mostrato, ma guardando al futuro e con il recupero del Forte Albrecht, possiamo immaginare qualcosa di più.
Un nuovo tempio, un nuovo auditorium per la musica, che con l’Arena di Verona contribuisca alla creazione della “città della musica”, in grado quindi di rilanciare il ruolo di Verona come centro musicale d’eccellenza a livello continentale.
Come sarà la Verona del futuro?
Vogliamo immaginarla come una città migliore, più verde, più dinamica, aperta al futuro senza però rinnegare le proprie tradizioni e in grado di potenziare i suoi punti di forza, come il turismo, la musica e i suoi prodotti tipici.
Per usare le parole dell’unica canzone a lei dedicata “Verona sono qui con te”, vorremo poter orgogliosamente dire “Verona la città per me!”, una bandiera e uno slogan per la Verona del futuro, che assieme al Parco 800 diventa una speranza per una nuova rinascita e nuova energia per Verona.